I fossili, conosciuti anche con nomi popolari quali spugne, pietre delle streghe, ammoniti, pietre del serpente e draconiti, sono intrisi di significati e poteri esoterici. Considerati come oggetti di energia ricettiva e strettamente legati all’elemento akasha, i fossili sono valutati per i loro poteri di connessione con la forza degli elementi, la regressione a vite passate, la protezione e la longevità.
La loro origine è tanto antica quanto affascinante: i fossili sono i resti o i negativi di creature e piante vissute milioni di anni fa, che nel corso dei millenni si sono trasformati in pietra. Essendo stati un tempo esseri viventi, i fossili hanno un legame speciale con akasha, considerato il quinto elemento. Questo legame simbolico con il tempo, l’eternità e l’evoluzione li rende oggetti potenti nel linguaggio misterioso del subconscio.
L’uso rituale dei fossili è antichissimo. Già nel Neolitico, in Europa, venivano posti nelle tombe, forse come simboli di protezione, guida nell’aldilà o come promessa di rinascita. Oggi, sono utilizzati da sciamani e seguaci della religione Wicca come strumenti di potere e simboli magici sui loro altari.
Come amuleti protettivi, i fossili vengono posizionati nelle abitazioni o incastonati in gioielli per rafforzare le difese naturali. Sono particolarmente apprezzati in Marocco, dove vengono portati come talismani. La loro antichità li rende simboli di longevità e possono essere utilizzati anche come rappresentazioni della Terra e del tempo nei riti magici.
Tra i fossili, le ammoniti (o draconiti) e le spugne (o pietre delle streghe) hanno usi specifici. Le ammoniti, per la loro forma a spirale, erano considerate scaglie di draghi e portate per protezione magica. Le spugne, per la loro forma rotonda e forata, vengono usate come collane o sospese in casa per proteggere. Le stelle marine fossilizzate, con il loro disegno a cinque punte, sono collegate al pentacolo e agli elementi, usate per acquisire conoscenza dei regni della Terra, Aria, Fuoco e Acqua.
Un rituale semplice per connettersi con gli elementi implica l’uso di una stella marina fossilizzata, posizionata sull’altare con pietre specifiche disposte su ciascuna punta per rappresentare gli elementi e akasha.
I fossili sono anche usati per esperienze di regressione a vite passate. Durante questi rituali, tenendo un fossile e meditando sulla sua antichità, si può viaggiare indietro nel tempo, sperimentando vite o esperienze passate.
Infine, l’ambra e il giaietto, anch’essi fossili, sono famosi per il loro impiego nella magia e vengono trattati separatamente per le loro proprietà uniche. In sintesi, i fossili sono oggetti potenti nella pratica magica, offrendo un legame unico con il passato della Terra e con il regno spirituale.