Il Cipresso (Cupressus sempervirens), noto anche come “albero dei morti”, è una pianta dal genere femminile, associata al pianeta Saturno e all’elemento terra. È venerato in relazione a molteplici divinità, tra cui Plutone, Afrodite, Artemide, Apollo, Cupido, Giove, Ebe e Zoroastro. Il cipresso è simbolo di longevità, salute, benessere e protezione.
Un uso significativo del cipresso è come supporto nei momenti di crisi, specialmente in occasione della perdita di un amico o di un parente. Si ritiene che portare con sé il cipresso durante un funerale aiuti a tranquillizzare la mente e l’animo, offrendo conforto e pace.
Il cipresso è anche considerato una pianta fortemente protettiva, soprattutto se piantato vicino a una casa. I suoi rami vengono utilizzati in situazioni che richiedono protezione o benedizione, sfruttando le sue potenti energie protettive.
Poiché simboleggia l’immortalità e l’eternità, si dice che portare un pezzo di legno di cipresso possa allungare la vita. Questa credenza sottolinea la sua associazione con la longevità e la resistenza alle avversità.
Per creare una bacchetta magica curativa, si consiglia di tagliare un ramo di cipresso poco per volta, in un processo che dura tre mesi, noto come “rito dell’albero curativo”. Questa bacchetta può essere utilizzata per toccare delicatamente la zona colpita da una malattia e poi purificata passandola sopra il fuoco. Tale pratica riflette la connessione del cipresso con la guarigione e la purificazione.
Le radici e le pigne del cipresso hanno proprietà curative, e anche il suo fogliame, se essiccato e bruciato come incenso, è utile per scopi curativi. Lasciare un rametto di cipresso su una tomba è un gesto per assicurare al defunto fortuna e amore nell’aldilà, riflettendo la sua connessione con il ciclo della vita e della morte.
In sintesi, il cipresso è una pianta con molteplici usi magici, impiegata per offrire conforto nei momenti di lutto, per la protezione, la guarigione e per assicurare benessere e longevità.