Il legame tra l’accumulo di oggetti in casa e il disordine è profondamente radicato in diverse forme di paure. La paura del cambiamento, la paura di essere dimenticati o di dimenticare, e la paura della mancanza si manifestano attraverso il caos che si crea. Questo disordine simboleggia confusione, mancanza di direzione, instabilità e incertezza riguardo agli obiettivi, all’identità personale e a ciò che si desidera nella vita.
La posizione specifica all’interno della casa in cui si manifesta il disordine o l’accumulo riflette l’area problematica correlata. Ad esempio, l’armadio, o la cabina armadio, è considerato il riflesso della sfera emotiva. Organizzando i conflitti interni, si può raggiungere una maggiore serenità. Conservare a lungo oggetti rotti o danneggiati con la speranza di ripararli un giorno simboleggia promesse infrante e sogni non realizzati. Se questi oggetti si trovano in aree come la cucina o il bagno, potrebbero indicare problemi di salute e ricchezza.
Il disordine nella propria stanza può rivelare difficoltà nel gestire relazioni o mantenere una stabilità lavorativa. Le stanze disordinate dei bambini possono essere considerate normali, ma studi indicano che i bambini che mantengono la loro stanza in ordine tendono a ottenere migliori risultati scolastici.
L’accumulo eccessivo, sia di nuovi che di vecchi oggetti, trasmette messaggi sul nostro stato interiore. Un accumulo di nuovi oggetti potrebbe indicare una dispersione di energie e una mancanza di concentrazione su ciò che è veramente importante. Gli oggetti vecchi, conservati in soffitta, garage o cantina, rappresentano il riflesso del passato che intralcia l’ingresso di nuove opportunità e persone nella vita presente.
La gestione degli oggetti personali comunica messaggi e segnali, riflettendo l’assetto interno della propria mente. Un eccesso di oggetti può segnalare un sovraccarico di idee, progetti e piani confusi e poco definiti. Il disordine diventa un ostacolo sulla strada verso i nostri obiettivi, bloccando le vie di accesso alle opportunità e facendoci perdere tempo prezioso che potrebbe essere impiegato per strutturare in modo ordinato e disciplinato il nostro percorso di vita.
L’invito è a fare spazio al nuovo, liberandosi di ciò che non serve più. Svuotare il frigorifero e liberarsi dei resti avvolti nella carta stagnola, pulire gli armadi e liberarsi di ciò che non è stato utilizzato per almeno sei mesi sono gesti simbolici che riflettono un processo di pulizia anche a livello mentale. L’universo, si dice che ami i gesti simbolici, e liberarsi dal superfluo può essere il primo passo verso una maggiore chiarezza mentale e verso l’attrazione di nuove opportunità nella propria vita.
Argomento molto interessante