Il salice bianco, noto anche come “salice da pertiche”, è una pianta che racchiude in sé un ricco simbolismo e molteplici usi, sia a livello rituale che magico. Questa pianta è profondamente radicata nelle credenze popolari e nelle pratiche spirituali, rispecchiando la sua connessione con elementi e divinità della natura.
In termini di genere, il salice è considerato femminile, riflettendo qualità come la flessibilità e la resistenza. È associato al pianeta Luna e all’elemento acqua, elementi che evocano emozioni, intuizione e la capacità di fluire con i cambiamenti.
Tra le divinità legate al salice, troviamo Artemide, dea della caccia e della luna, Cerere, dea dell’agricoltura, Ecate, legata alla magia e alla notte, Persefone, signora degli inferi, Era, regina degli dei, e Mercurio, messaggero divino. Queste associazioni sottolineano la sua connessione con la protezione, l’amore, la divinazione e gli aspetti curativi.
Nel campo rituale, il salice bianco ha un ruolo significativo. In Inghilterra, ad esempio, è comune trovare cimiteri vicino a stagni o laghi circondati da salici, una testimonianza della sua associazione con la morte e il passaggio.
Dal punto di vista magico, le foglie di salice sono impiegate in miscele per attrarre l’amore, mentre il suo legno è utilizzato per creare bacchette magiche per riti lunari. Tutte le parti del salice, incluse foglie, corteccia e legno, sono considerate protettive e possono essere portate come amuleti o collocate nelle abitazioni per allontanare le energie negative. Un’antica pratica suggerisce di bussare sul tronco del salice per scacciare il male.
Nella medicina popolare, il salice viene utilizzato in riti curativi. La corteccia, in particolare, è nota per le sue proprietà lenitive e curative. Un rito per evocare gli spiriti implica la combustione di pezzi di corteccia di salice mescolati con sandalo, preferibilmente durante la Luna calante.
Infine, il salice svolge un ruolo nella creazione degli strumenti delle streghe, come le scope, tradizionalmente legate con rametti di salice, unendo così praticità e simbolismo in un unico oggetto. Questa pianta, dunque, si pone come un ponte tra il mondo materiale e quello spirituale, offrendo protezione, amore e connessione con il divino.